Alla scoperta della Costiera Amalfitana

Un Nastro Azzurro lungo 50 Km per scoprire alcune delle località più romantiche e affascinanti d’Italia.


Tra la propaggine meridionale del Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno, la Strada Statale 163 Amalfitana, realizzata in epoca borbonica, collega i 13 comuni, le tredici pietre preziose incastonate nella roccia digradante nel Mediterraneo, La Divina Costiera che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Alcune di queste località sono celeberrime, e attirano visitatori da ogni parte del mondo, grazie anche all’amore di tanti personaggi illustri che ne hanno celebrato le bellezze.

Non parliamo solo di Positano, meta glamour per eccellenza, amata da Nureyev, e Zeffirelli, o di Amalfi, l’antica Repubblica Marinara dalla storia illustre e dall’architettura arabeggiante, o Ravello, che tanto deve a Wagner, che nei giardini di Villa Rufolo trovò ispirazione per il Parsifal.

Chi ha la fortuna di scoprire anche i piccoli borghi, i comuni minori, rimane stupefatto di fronte alla bellezza dei paesaggi, delle spiagge, dei profumi e dei colori, e anche della gente.


Praiano è un piccolo paese dolcemente appoggiato sulla roccia, percorso da stradine e sentieri, pervaso da un’atmosfera rilassante e serena. Ma è anche un luogo ricco di storia e di cultura, già meta di villeggiatura dei dogi di Amalfi, punteggiato dalle torri di avvistamento saracene, depositario di un miracolo della natura che si ripete ogni giorno, quello delle albe e dei tramonti più suggestivi che si possano immaginare, tinti d’oro, di rosso, di arancio, con il sole che qui si può vedere inabissarsi nel mare.

Atrani, a meno di un km da Amalfi, è il più piccolo borgo dell’italia meridionale, e uno dei più belli d’Italia.Si percorre grazie alle scalinate che collegano le abitazioni costruite una sull’altra e con gli archi che creano un magico contrasto di luci e ombre. Atrani deve la sua atmosfera senza tempo alla sua struttura medievale ancora perfettamente riconoscibile, alla suggestione della piazza che si affaccia sul mare, alle luci delle lampare che la notte partono dalla piccola spiaggia.

Furore è un paesino di meno di mille abitanti, diviso in zona alta, ai piedi dei monti Lattari, con le case che spuntano qua e là tra le rocce, e zona marina, conosciuta come Fiordo di Furore. Qui artisti del calibro di Fellini, Rossellini e Anna Magnani hanno respirato la dimensione surreale della natura selvaggia, della bellezza più estrema, della storia millenaria mista a leggende e racconti tramandati dalla gente del posto. Come quello legato al nome di Furore, che i vecchi attribuivano alla furia del diavolo scacciato dagli abitanti del luogo. Ma l’etimologia corretta non è meno affascinante: il nome deriva da Terra Furoris, per il rombo del mare spumeggiante che si infrange sulle pareti rocciose formate dalla profonda fenditura delle rocce che racchiude la piccola e deliziosa spiaggetta.

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